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AKG C12a


Predecessore a valvole del 414. Monta la capsula C12K, la stessa di serie sul più blasonato C12. Il modello in questione è stato completamente revisionato, l'alimentatore totalmente riprogettato in modo da incrementare il rapporto S/N, ed è stata installata una valvola selezionata a basso rumore. Il C12a in passato fu uno degli standard per quanto riguarda le voci femminili (è visibile su un paio di copertine di dischi di Ella Fitzgerald), ed attualmente, a causa della sua risposta calda e molto presente sulle medio-alte, è quanto di meglio si possa desiderare su chitarre e strumenti a pizzico in generale. Questo microfono in particolare è poi appartenuto ai Dik Dik.

 


 

 

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AKG C24


L'AKG C24 è uno dei più rari e costosi microfoni mai costruiti, in pratica non è nient'altro che una coppia di C12 all'interno dello stesso corpo. Valvola 6072, capsula C12K. L'esemplare in questione è stato completamente revisionato e restaurato, e monta una General Electric 6072 selezionata a basso rumore. Senza andare a scomodare i soliti Beatles, il suono del C12 (e di conseguenza quello del C24...) ha semplicemente conferito, insieme al Neumann U47, la sua solida impronta a una buona parte della musica (pop e non...) del '900.

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Telefunken M 221B

 

Il Telefunken M 221b non è nient’altro che uno Shoeps M221B (un microfono commercializzato dal 1954 al 1985) prodotto dalla Telefunken seguendo le stesse specifiche della casa produttrice originaria. Le diverse versioni, comunque (A, B, BH ed F) differiscono l’una dall’altra, fermo restando lo stesso schema circuitale, prevalentemente in piccoli particolari, come ad esempio l’impiego di un diverso connettore nel modello F. L’M 221b monta la classica valvola AC701K, una valvola miniaturizzata inizialmente sviluppata dalla Telefunken per il microfono M49 Neumann, e che poi diventò lo standard in tutti i microfoni a diaframma piccolo prodotti all’epoca (come la serie KM della Neumann). Questo modello in particolare monta una capsula cardioide MK240, progettata specificatamente per il parlato. La sua caratteristica principale è infatti quella di presentare sia un’attenuazione delle basse frequenze, che un’enfatizzazione delle frequenze alte. Grazie a queste sue caratteristiche peculiari, questo microfono rappresenta una delle migliori scelte per quanto riguarda la ripresa di chitarre acustiche, elettriche, o di altri strumenti il cui timbro cada prevalentemente all’interno della gamma media. Sia il microfono che l’alimentatore sono stati opportunamente revisionati ed upgradati dal sottoscritto in modo da migliorarne le prestazioni, sia in termini di resa acustica, che di rapporto S/N.

 

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Neumann-Gefell CMV 563

 

Il Neumann-Gefell CMV 563 è un microfono a valvole la cui produzione iniziò nel 1956 a Berlino est, nella ormai statalizzata fabbrica della Gefell.
La Gefell inizialmente altro non era che la originale Neumann, la fabbrica impiantata da Georg Neumann nel 1928 a Berlino, e che fu trasferita durante la guerra (nel 1943) nel piccolo villaggio di Gefell. Dopo la guerra, quando Georg Neumann lasciò la fabbrica per trasferirsi a Parigi (dove inventò le batterie al nichel-cadmio), la Gefell continuò così ad usare le soluzioni precedentemente sviluppate da Neumann e dal suo staff per produrre i suoi microfoni.
Il CMV 563 è stato recentemente riscoperto per il fatto che monta la famosa capsula M7, capsula appositamente sviluppata da Georg Neumann per il CMV 563a, e che fu successivamente impiegata con successo negli storici microfoni U47, U48 e M49 prodotti dalla Neumann di Berlino Ovest, la fabbrica che Neumann fondò nel 1948 al suo ritorno da Parigi. In conseguenza di ciò, un qualsiasi Gefell CMV 563 (sempre se opportunamente restaurato… è difficile trovarne di completamente efficienti) porta automaticamente con sé molto di quel “vintage flavour” che caratterizza il suono dei modelli Neumann più costosi e ricercati, e questo anche perchè i tecnici della Neumann dell’ovest continuarono comunque a collaborare con la Neumann-Gefell ( la Gefell continuò ad usare il nome di Neumann nel logo fino al 1972) fino al 1961 quando, con l’edificazione del muro di Berlino, fu impedita la libera circolazione fra le due Germanie.
Il CMV 563 impiega un triodo EC92, e permette di utilizzare diverse capsule (MK55, M7, M8, M9) grazie all’apposito adattatore. Questo rappresentato nella foto è uno dei due che compone il “matched pair” di cui dispongo. Le capsule M7 che la coppia monta sono state ricostruite da un ex tecnico Neumann seguendo le specifiche originali di fabbrica, e accoppiate in modo da offrire le stesse prestazioni in termini di risposta in frequenza. I microfoni sono alimentati da un alimentatore custom da me appositamente progettato in modo da ottimizzarne al massimo le prestazioni. Gli alimentatori forniti di serie degli anni ’50 infatti, siano essi marchiati AKG, Neumann o Gefell, sono solitamente poco affidabili e non offrono prestazioni esaltanti, sia in termini di stabilità della tensione erogata che di rumore di fondo. Tutte caratteristiche in grado di incidere non poco sulle prestazioni dei microfoni.